Note al programma Tenebrae Choir 8 ottobre 2024

8 Ottobre 2024 | News

Martedì 8 ottobre

Tenebrae Choir
Nigel Short direttore

 I saw eternity – Bach&MacMillan

 J.S. Bach (1685-1750)
Komm, Jesu komm BWV 229

J. MacMillan (1959)
Tenebrae factae sunt

J.S. Bach
Jesu, meine Freude BWV 227

J. MacMillan
Miserere
Tradiderunt me
Jesum tradidit
I saw Eternity

J.S. Bach
Singet dem Herrn BWV 825

Note al programma

I mottetti di Bach sono caratterizzati da una notevole difficoltà tecnica tanto da aver indotto qualche studioso a dubitare che fossero realmente destinati al servizio liturgico e a ipotizzare che costituissero una sorta di modello didattico per i giovani cantori della Thomaskirche di Lipsia – di fatto, tutti i mottetti di Bach che ci sono pervenuti sono stati composti proprio per loro. Articolato in sole due strofe Komm, Jesu, komm, a otto voci, è stato pensato per una commemorazione funebre, come si desume dal testo di Paul Thymick, poeta nella Thomasschule di Lipsia. Jesu, meine Freude è in undici movimenti, con un numero di voci che va da tre a cinque, costruiti a coppie con un centro di simmetria costituito dal sesto movimento, ovvero una fuga a cinque voci. Nell’architettura di questo mottetto, il primo e l’ultimo movimento sono identici, il secondo e il decimo sono basati sullo stesso materiale melodico e analogie strutturali sono condivise anche dalle altre coppie di movimenti costruiti attorno al sesto. Il testo è di Johann Franck e fa uso di alcuni passi della Lettera di San Paolo ai Romani. Infine, Singet dem Herrn ein neues Lied, per doppio coro, è in quattro parti: un inno di lode su versetti del Salmo 149, una seconda parte in cui uno dei cori canta l’aria Gott, nimm dich ferner unser an (autore ignoto) e l’altro una strofa (Wie sich ein Vater erbarmet) dal corale Nun lob, mein Seel, den Herrn di Johann Gramann; la terza parte è basata sul testo del Salmo 150, per poi chiudere con una fuga a quattro parti sul testo Alles was odem hat, lobe den Herrn, materiale che Mendelssohn riutilizzerà nel suo Lobgesang.

Anche James MacMillan ha scritto prevalentemente musica liturgica, particolarmente noti i suoi Responsori delle Tenebre per la Settimana Santa. Proprio da questi Responsori, Tenebrae ha tratto il suo nome, in riferimento alla prassi cattolica di spegnere le candele del candelabro triangolare durante l’Ufficio delle tenebre. Tenebrae factae sunt è intensamente cromatico; Tradiderunt me è caratterizzato dalle importanti esplosioni corali in corrispondenza dei passi più drammatici della narrazione della Passione; in Jesum tradidit, un soprano si eleva a intonare il lamento di Pietro, che segue a distanza gli eventi che porteranno alla crocefissione di Cristo allontanandosi progressivamente, fino a non essere più udito. I Saw Eternity, su testo tratto dal poema The World di Henry Vaughan, è stato commissionato dalle Tenebrae nel 2021, da eseguirsi insieme ai mottetti di Bach.

Alessandro Arnoldo

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