Ondrej Janoska violino
Roman Janoska violino
Julius Darvas contrabbasso
Frantisek Janoska pianoforte
Programma
Revolution
W. A. Mozart: Le nozze di Figaro Ouverture à la Janoska
J. Lennon, P. McCartney : Yesterday
R. Janoska: Hello, Prince!
P. I. Ciakovskij: Mélodie Moderato con moto
F. Janoska: Leo’s dance
J. S. Bach: Air (Overture / Suite orchestrale n. 3 in Re magg., BWV 1068)
F. Janoska: Cole over Beethoven (temi di L. van Beethoven e Cole Porter)
Tutti i brani sono arrangiati dall’ensemble con il loro unico “Janoska style”.
I sottili fili dell’arte si sono sempre insinuati nel regno, spesso umiliato, della musica ‘meno seria’ della cameristica o sinfonica. Una musica che si può quindi apprezzare, gustare e frequentare senza alcun senso di colpa. La creatività e l’originalità nello stravolgimento di ritmi e successioni armoniche, l’esuberante spavalderia tecnica degli esecutori, l’irriverenza sfacciata verso ogni profilo melodico sono qualità necessariamente musicali il cui apprezzamento appaga sempre la mente. Se poi coinvolto in maniera particolare ne risulta anche il corpo, sollecitato verso una motricità neurofisiologica da porre necessariamente sotto controllo in una sala da concerto, nulla di male. E una buona dose di autocontrollo richiederà l’ascolto della performance dello Janoska Ensemble, ormai celebre formazione cameristica composta dai quattro fratelli Janoska, diventata famosa per le inusuali e personalissime “rivisitazioni”, improntate al virtuosismo più sfrenato, di brani del grande repertorio della musica classica. Una lettura che nasce dal profondo di quella cultura danubiana che attraversa gran parte dell’Europa assorbendo e offrendo modelli, stili, contenuti alle varie popolazioni incontrate. I concerti dello Janoska Ensemble finiscono con l’offrire un meraviglioso caleidoscopio di immagini, paesaggi, personaggi, richiamati alla memoria attraverso la forza dei suoni e offerti combinando con spirito gli stili della musica classica, il tango, il pop, il klezmer. Un insieme di sonorità che ha subito catturato l’attenzione della Deutsche Grammophon che da anni ospita gli Jánoškas nella collata “etichetta gialla”. Provenienti da una famiglia di musicisti, nati a Vienna, gli Jánoškas (con Arpad poi sostituito dal cognato Julius Darvas) si sono esibiti nelle più prestigiose sale da concerto, dal Musikverein di Vienna, alla Carnegie Hall di New York, all’Opera House di Sidney.
Note al programma
Lo Janoska Ensemble strepitoso quartetto di musicisti classici, incontra il quartetto pop per eccellenza, i “Fab Four” di Liverpool. Il programma di questa sera, dal titolo evocativo Revolution, omaggio ai Beatles, ci insegna che la vera arte non ha frontiere, come dimostrano in modo unico i tre fratelli Ondrej, František e Roman insieme al cognato Julius. Nelle loro creazioni musicali, la base classica incontra altri generi in armonica affinità, creando variopinti contrasti con il jazz e la musica latina o pop. Così, il bel Danubio Blu scorre in Inghilterra e la mitteleuropa attraversa la Manica, per far incontrare Le Nozze di Figaro mozartiane con Yesterday, Bach con Penny Lane e Let It Be con brani originali degli stessi Janoska. Non è semplice descrivere adeguatamente a parole lo Janoska Style, non si tratta di qualcosa di statico che poggia su una certa struttura musicale, ma di un approccio che non si pone limiti di contenuto e di forma e nasce in modo spontaneo, basandosi soprattutto sulla tecnica dell’improvvisazione. Questa vera e propria arte, molto comune nel periodo barocco come in quello classico, oggi si è persa, non viene più insegnata nelle Accademie, disponiamo di partiture scritte cosi bene che nessuno si preoccupa più di improvvisare. Tornando allo stile Janoska, ascolteremo una versione di Yesterday, che fonde il famoso brano con la Suite n.1 per violoncello in Sol Maggiore di Bach, riscoprendo quella connessione tra il periodo Barocco e i Beatles, che pure gli era stata attribuita all’uscita del brano, ascritto al genere pop/barocco. Un’altra dimostrazione dello Janoska Style, Air, che sviluppa un tema di Bach in una catena di improvvisazioni che attraversano ogni strumento, intercalando note blues, assoli liberi e armonie jazz attentamente sfumate, pur mantenendo quella che è la cifra del compositore. Incorporandole armoniosamente nell’insieme, gli Janoska aggiungono composizioni proprie, opportunamente dedicate, stabilendo le loro credenziali come maestri del fare melodia e allo stesso tempo dimostrando che questi quattro musicisti sono veramente una famiglia, è il caso di Hello Prince! brano in 7/8, fusione tra i vecchi modi classici e l’esposizione ai generi che il resto del mondo ha da offrire, dal pop, alla musica latino-americana dal jazz al tango…il tutto mescolato con grande maestria tecnica e conoscenza del pubblico. “In un certo senso, vogliamo rivoluzionare la musica classica, proprio come i Beatles hanno rivoluzionato la musica pop – dice Julius Darvas – Facciamo rivivere la libera improvvisazione nell’interpretazione delle opere classiche”.
Alessandro Arnoldo